A chi mi segue da tempo è noto che il genere pittorico della figura ha da sempre attratto la mia sensibilità d’artista e che , dopo l’incoraggiamento del maestro Cestino, tale genere è entrato prepotentemente a far parte del momento creativo di numerose mie opere.
Il ritratto in particolare ne è la forma che mi affascina e che mi appaga di più.
L’attività preparatoria la fa da padrona: la ricerca interiore dell” IO ” dei soggetti di interesse costituisce un viaggio emotivo, misterioso ed affascinante nei meandri della psiche umana più profonda.
Per cogliere la vera personalità del soggetto, infatti, non basta fermarsi ai soli segni esteriori del corpo, ai muscoli del viso, alla loro mimica e ai solchi che il loro uso lascia.
E’ necessario uno studio investigativo degli aspetti più intimi e profondi dell’io che permetta di conoscere a tutto tondo il soggetto e che consenta di penetrare in esso.
Un primo approccio può esserci concesso ascoltando il suono della voce o cogliendo le multiformi espressioni degli occhi.
E’ necessario però conoscere il soggetto nella sua quotidianità: le relazioni umane, le letture , i gusti e le preferenze in tema di arti, colori, hobby e persino cibo e vestiti; è necessario cioè cogliere il suo vero e completo stile di vita.
Si costruisce in tal modo l’intero profilo del soggetto passando dal suo visibile al suo invisibile.
Soltando quando si sente di aver interiorizzato gli aspetti più intimi della personalità della persona ci si può approciare alla tela perche’ il soggetto è come uno di famiglia: si è pronti allora a dargli l’anima con il segno, il colore e la forma e quindi a ridargli nuova vita in un nuovo spazio.
E’ il momento sublime e culminante di un processo complesso e di un’ansiosa sintesi tesa a catturare ciò che si sa che può sfuggire nell’attimo di un soffio.
Di seguito uno dei ritratti da me realizzato.

La giovane violinista 2015, olio su tela,cm70x60.
Maria Di Nitto